Kaostantinist “Stato Vegetativo”

di Şiir Özbilge e Marco Mascia

In mostra dal 22 al 30 agosto 2020 a Palazzo Bisaccioni.

Inaugurazione sabato 22 agosto ore 18.30.

Ingresso gratuito.

Şiir Özbilge

Ci stiamo muovendo…

Il nostro costante movimento può portare sfide, ma d’altra parte il movimento crea anche ricchezza culturale ed economica.

Le piante non si muovono…o si?

Da secoli le portiamo da un continente all’altro. Normalmente si adattano al loro nuovo habitat.

Da secoli le adoriamo, le categorizziamo, diamo loro nomi e significati simbolici…Ci nutrono, ci guariscono e ci danno piacere.

Mobili e immobili allo stesso tempo…

Davvero ci muoviamo e agiamo solo quando necessario?

L’atteggiamento ozioso dell’uomo nei confronti del problema ha creato sul nostro pianeta una sorta di “stato vegetativo”.

Cosa é il cosidetto “stato vegetativo”? Uno stato di coma? Uno stato di immobilità? O forse dobbiamo imparare dalle piante e convertire questo stato nel vero “stato vegetativo”? Uno stato senza tempo, uno stato di armonia, un ritmo lento in cui la vita può sbocciare.

Forse uno “stato vegetativo” é il modo di risolvere i problemi ecologici come abbiamo visto durante il periodo di blocco.

Alcune delle opere di questa mostra provengono da Istanbul, che ha una popolazione di 20 milioni di abitanti.

Il trasferimento a Cagliari, che ha una popolazione di 150.000 abitanti, ha portato a un intenso rapporto con le piante e ha prodotto un’altra serie di opere.

Ogni pianta nei dipinti ha una storia, una memoria e un significato diversi. Ad esempio, i papaveri richiamano la canzone italiana per bambini che mia nonna mi ha insegnato nella mia infanzia. Il Ginkgo biloba mi ricorda Hiroshima. Nel Paese da cui vengo, “passiflora” é chiamata “ruota del destino”, mentre i missionari spagnoli e portoghesi, quando videro questo fiore per la prima volta nelle Americhe del XVI secolo, gli attribuirono simboli cristiani. Una singola pianta può avere connotazioni completamente diverse in diverse culture e tra persone diverse.

La precedente collezione “kaostantin” si unisce ai nuovi dipinti “stato vegetativo” in questa mostra. Insieme continuano a raccontare storie sul viaggio da Istanbul in Italia mettendo in discussione il nostro rapporto gerarchico tra noi e le piante e con ciò che ci circonda.

E’ possibile passare “dal vecchio al nuovo”?  Come le farfalle…

Dall’ignoranza a uno stato di consapevolezza…Può la metamorfosi intellettuale rivoluzionaria permettere di vivere in armonia con tutte le differenze?

www.siirozbilge.com

Marco Mascia

Il Ginkgo biloba è una pianta unica della Divisione Ginkgophyta, originaria della Cina. Le origini risalgono a 250 milioni di anni fa, nel Permiano, e per questo viene considerato un “fossile vivente”.

Sei esemplari sono sopravvissuti alla bomba atomica caduta su Hiroshima, uno al centro dell’esplosione.

Nel mezzo del ciclo morte-rinascita, o trasformazione della materia, ogni oggetto o essere vivente, può assumere forme e colori diversi e suggerire nuove informazioni e nuove idee.

Non importa il tempo che impiega, sia che provenga da un albero dall’esistenza così antica, sia da un essere così effimero come una farfalla…

La pazienza che ho imparato osservando il Regno Vegetale è stata fonte di energia e di ispirazione, portandomi a una dimensione dove il tempo è fortemente dilatato.

“La foglia di quest’albero, dall’oriente affidato al mio giardino, segreto senso fa assaporare così come al sapiente piace fare.  E’ una sola cosa viva, che in sé stessa si è divisa? O sono due, che scelto hanno, si conoscan come una? In risposta a tal domanda, trovai forse il giusto senso. Non avverti nei miei canti ch’io son uno e doppio assieme?”

                                                                                         J. W. Von  Goethe