La ferita, parabola dell’arte dell’Occidente

LA FERITA, PARABOLA DELL’ARTE DELL’OCCIDENTE. Conferenza di approfondimento sulla mostra La Ferita, tra umano e divino.

Sabato 18 gennaio ore 18.00 a Palazzo Bisaccioni, Piazza Colocci 4 a Jesi.

A cura di Andrea Dall’Asta.

La ferita è un simbolo che attraversa la storia dell’Occidente. Dalla lacerazione del velo del Tempio di Gerusalemme alla ferita del costato di Cristo, dallo squarcio nelle tenebre del fiat lux di Genesi allo zip di Barnett Newman e al taglio di Lucio Fontana, la ferita, se da un lato implica lacerazione e dolore, dall’altro consente un’apertura, un passaggio nella direzione di un oltre, di un assoluto. La ferita si fa in questo modo soglia, confine da attraversare, perché possiamo accedere a una rivelazione, a una trama di relazioni, alla creazione di inediti spazi di vita. Di fatto, la “ferita” è un simbolo della nostra storia.

L’evento è il primo dei tre convegni di approfondimento dedicati alla mostra.

Inaugurata il 30 novembre la mostra dal titolo La ferita, tra umano e divino. Arte antica e contemporanea a confronto. Da Francesco da Rimini a Lucio Fontana a cura di Andrea Dall’Asta SJ, direttore della Galleria San Fedele di Milano e di Sara Tassi, storica dell’arte e conservatrice presso il Museo Diocesano di Jesi, Vi aspetta a Palazzo Bisaccioni.

Ingresso libero.