La scuola di San Lorenzo – Una Factory romana

Servizio Rai Tre

La Scuola di San Lorenzo. Una Factory romana.

Dal 7 Dicembre 2018 al 17 Marzo 2019.
Inaugurazione 7 dicembre alle 18,00 Palazzo Bisaccioni.

Un quartiere proletario di Roma, San Lorenzo, un edificio della cosiddetta archeologia industriale, l’ex Pastificio Cerere, sono la cornice entro la quale un gruppo di artisti: Domenico Bianchi, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio (Di Stefano), Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli, tra la metà degli Anni Settanta e gli inizi degli Anni Ottanta, dà origine ad uno dei poli più vitali dell’arte contemporanea.

In questa situazione, un po’ bohémienne, nasce quella che può essere definita come una vera e propria factory nostrana.
Sono gli anni della Transavanguardia, gli anni dei Cucchi, Chia, Clemente, Paladino, De Maria, dai quali gli artisti di Via Degli Ausoni, prendono, però, subito le distanze, soprattutto rispetto alla pratica della “citazione”.

Due sono le date fondamentali che hanno segnato l’affermazione del gruppo, in campo nazionale ed internazionale.
1984, la mostra “Atelier”,curata da Achille Bonito Oliva e allestita nei rispettivi studi degli artisti di Via Degli Ausoni, 7.
1988,“Le Scuole Romane”, Verona, Palazzo Forti, curata da Giorgio Cortenova, una sorta di ideale continuità, a partire dagli Anni Trenta fino agli Anni Ottanta.
Un percorso che va dagli anni della “Scuola Romana” di Scipione e Mafai, attraverso  Cagli, alla “Scuola di Piazza del Popolo” che vede protagonisti, tra gli altri, Schifano, Angeli, Festa, Fioroni, alla “Scuola di San Lorenzo”.
Come sostiene Patrizia Ferri: “Questi artisti non si sono identificati con il luogo, ma è proprio quest’ultimo che li ha identificati e ne è rimasto a suo volta segnato”.
La mostra, promossa dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Jesi, in collaborazione con la Galleria GINOMONTI arte contemporanea - Ancona, è curata da Giancarlo Bassotti e si avvale del contributo critico di Marco Tonelli. In mostra una selezione di opere, circa quaranta, rappresentative di quello che è stato uno dei poli più importanti dell’arte contemporanea.

 

Tutti i giorni ore 9.30/13 e 15.30/19.30

Chiuso il 25 dicembre 2018 ed il 1° gennaio 2019

INGRESSO LIBERO

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Inaugurazione della mostra